La Famiglia e le sue radici
I solchi che lasciano le radici, facendosi strada nella terra, sono un po’ come la memoria: una traccia da seguire per chi, come noi, custodisce una tradizione.
La famiglia Varchetta si dedica alla produzione vinicola da oltre un secolo, combinando l’attenzione al territorio e il lavoro di una vita.
Era il 1891 quando Vincenzo Varchetta decise di trasformare la propria passione in un mestiere di famiglia, convinto che i tempi fossero maturi per trasformare il piacere di produrre vino in qualcosa di più. Successivamente, il figlio Giovanni, che come tanti giovani fu impegnato al fronte durante la seconda guerra mondiale, al suo rientro riuscì a trasformare in realtà il sogno del padre.
“Don Giovanni”, così lo chiamavano, era un esperto conoscitore di ogni angolo vitato della Campania: vigneti, colline, persino dove il vento era più favorevole alla coltivazione.
Trasmise la sua passione ai figli e così via, da quattro generazioni, la nostra famiglia si propone di valorizzare l’enologia campana, tra insegnamenti antichi e le più moderne tecniche di vinificazione.
Tutto parte dall’uva!
Facciamo vino, vinificando le migliori uve campane.
Fare vino è come aiutare a crescere qualcuno che si ama e, in questo caso, tutto parte dall’uva.
Rispettiamo e ci prendiamo cura della materia prima. Ottenerne la qualità migliore non è solo un obiettivo aziendale, ma una missione di famiglia.
Prima di tutto: il risultato di un mestiere fatto di fatica e soddisfazioni, che non tradiremmo mai. Ma questo è solo il punto di partenza.
Dai vigneti storicamente vocati, seguiti dalla crescita alla raccolta delle uve, fatta esclusivamente a mano, fino alla vinificazione, utilizziamo le migliori tecniche per tutelare le caratteristiche organolettiche.
Tutela del Territorio
«Vigna Resiliente» è un progetto di vigna didattica realizzato in sinergia con il comune di Napoli, la sovrintendenza dei beni archeologici e culturali e oggetto di studio della facoltà di architettura dell’Università Federico II.
Il progetto offre un esempio concreto di recupero ambientale al servizio della collettività!
Una vigna nata intorno al mausoleo romano di Pianura (ca 91-ca100), antistante la nostra cantina, insieme ai bambini e per i più giovani, al fine di valorizzare e rispettare il territorio, troppo spesso “maltrattato” e abbandonato.
Attraverso questo progetto virtuoso, avviato nel pieno dell’emergenza Covid nel marzo 2020, siamo riusciti a promuovere nuove forme d’integrazione e di formazione per i ragazzi delle periferie, e allo stesso tempo intendiamo valorizzare un’area dismessa, dal profondo valore storico e archeologico, adiacente alla nostra cantina.
Il termine resilienza rievoca la capacità delle comunità locali di adattarsi e riadattarsi costantemente ai cambiamenti, forgiando ogni volta meccanismi sociali virtuosi di convivenza col territorio.
Per lo sviluppo di «Vigna Resiliente», sono state coinvolte scuole e associazioni locali, con un vero e proprio programma di formazione che permetterà di conoscere e approfondire tutti gli aspetti del settore viticolo ed enologico.
L’obiettivo è realizzare la prima raccolta di uva tra il 2024 e il 2025 al fine di ottenere un vino didattico frutto del lavoro congiunto che aiuterà a finanziare nuovi progetti di sensibilizzazione nelle scuole statali.